Trattandosi di due piattaforme diverse, Shopify e Google Analytics, possono interpretare e mostrare i dati in modo difforme, generando una serie di dubbi e incongruenze se messi a confronto.
Sapendo dove mettere le mani è possibile comunque configurare le piattaforme in modo da ridurre le discrepanze (considerando accettabile una tolleranza del 5-7%), rimangono comunque situazioni in cui questo allineamento non è praticabile ed in questi casi è bene conoscere quali delle due mostra dati più vicini alla realtà.
A cosa mi sto riferendo?
Di seguito le principali situazioni in cui si verificano queste discrepanze tra Shopify e Google Analytics, nonché come riconoscerle e come risolverle.
1) Il numero di transazioni in Google Analytics è superiore a quello in Shopify.
- Questo caso si può verificare quando la pagina di conferma pagamento ordine sul sito è raggiungibile anche in un secondo momento oltre a quello effettivamente del pagamento. Di conseguenza il codice di transazione viene nuovamente inviato a Google Analytics generando transazioni duplicate.
Soluzione: fare in modo che, al secondo accesso a tale pagina, venga effettuato un redirect automatico verso una pagina che, purché informativa come la precedente, non contiene il codice di transazione di Google Analytics.
- Su Shopify viene registrato un rimborso mentre su Google Analytics la transazione risulta ancora presente.
Soluzione: inviare ad Google Analytics le informazioni di transazione negativa / refund.
2) Il numero di transazioni in Google Analytics è inferiore a quello in Shopify.
- In questo caso il codice di transazione di Google Analytics può non essere presente o avere problemi di caricamento o la configurazione in Google Tag Manager richiede di essere adeguata.
Soluzione: verificare l’implementazione del codice che invia le informazioni di transazione e che il ritorno al sito dai gateway di pagamento avvenga in automatico e/o in modo immediato (da considerare che una discrepanza del 5-7% tra Analytics e il CRM è fisiologica per una serie di fattori come gli ad-blocker). Esistono anche soluzioni più solide per ridurre allo 0% la discrepanza avvalendosi della funzionalità server-to-server.
- Altro caso di ha quando la transazione contiene molti prodotti e viene superato il limite di 8kb del payload inviabile ai server di Google.
Soluzione: utilizzare l’importazione dei dati o prevedere un sistema di frazionamento della transazione in più parti.
- Il raggiungimento delle 500 hit per sessione, che non consente l’invio di altre informazioni di navigazioni a Google Analytics, può essere una causa di mancata acquisizione di transazione nel sistema di raccolta dati.
Soluzione: non esiste una reale soluzione se non quella di evitare l’invio di eventi superflui qualora il loro numero fosse cospicuo e le casistiche di raggiungimento del limite fossero consistenti.
3) Il valore della transazione in Google Analytics non corrisponde a quello su Shopify.
- Questa situazione può verificarsi quando ad Analytics viene inviato un prezzo di prodotti diverso da quello effettivo, per una personalizzazione non ottimale del plugin o comunque del codice di tracciamento, oppure quando la valuta impostata in Google Analytics è diversa da quella configurata in Shopify, di conseguenza al momento dell’acquisizione del dato la piattaforma di analisi effettua una conversione del valore generando una difformità nei valore mostrato e quello effettivamente atteso.
Soluzione: verificare che ci sia coerenza tra i prezzi mostrati e quelli inviati e che le valute configurate corrispondano su entrambe le piattaforme.
4) Le conversioni e le transazioni attribuite al traffico diretto sono molto più elevate su Shopify rispetto a Google Analytics
- Questo dipende dal modello di attribuzione che le piattaforme in questione prendono in considerazione. Shopify attribuisce la conversione all’ultima sorgente di traffico, sia essa organica, pagamento oppure appunto diretta. Google Analytics invece di default utilizza come modello di attribuzione per la conversione l’ultima sorgente di traffico purché non diretta (a meno che non esista solo quella diretta per quello specifico utente). Per questo motivo se un utente accede la prima volta da organico e in un momento successivo torna sul sito scrivendo l’indirizzo nella barra degli indirizzi (accedendo quindi in modo diretto) ed effettua un’acquisto, per Shopify la vendita è diretta, per Google Analytics è organica.
Soluzione: non esiste una versa soluzione dal momento che le due informazioni non sono paragonabili. È possibile comunque confrontare in Google Analytics diversi tipi di modelli di attribuzione, per cui un controllo può essere quello di mettere a confronto il modello di attribuzione di default con quello effettivamente di ultimo click e verificare se questo valore corrisponde (nei limiti della tolleranza) a quello di Shopify.
Conclusioni
Una differenza nei dati tra le due piattaforme è fisiologica, con i consigli descritti nell’articolo è possibile ottenere nelle due piattaforme dati di transazione più coerenti tra loro.
È bene ricordare che Google Analytics è uno strumento statistico il cui scopo è determinare in modo aggregato il comportamento degli utenti sul sito, sia in termini di navigazione e fruibilità che di impatto sul business, derivato dai propri investimenti strategici a livello di campagne, promozioni e pubblicità.
I motivi per i quali alcune sessioni possono non essere registrate, così come alcune transazioni, sono noti. Di conseguenza non è pensabile attendersi un dato puntuale in questa piattaforma. Tuttavia, qualora la discrepanza superi il 10% allora ha senso indagare dove possono esserci eventuali criticità a livello di tracciamento.
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